Maria Montessori aveva una visione ampia dell’educazione, la concepiva come qualcosa che serve al fanciullo e all’adulto, un aiuto alla vita e per la vita, un percorso di crescita continua, in ogni età, in ogni momento.
“La crescita è una successione di nascite […] Sembra quasi che in un certo periodo della vita, un individuo psichico cessi di esistere e ne nasca un altro” scriveva la Montessori.
Per lei ogni fase di sviluppo prepara la prossima, nutrendo le energie che premono verso il periodo di vita successivo. Lo scopo principale dell’educazione quindi, è sempre quello del completamento, della formazione e del funzionamento integrale dell’essere umano adulto.
Sul prossimo numero di UPPA (3/2016) Monica Salassa, ricercatrice di pedagogia sperimentale dell’Università di Roma Tre, ci racconterà di come questo metodo può essere applicato dalla primissima infanzia, fino all’età adulta.
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